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Raggiungere i luoghi

TRASPORTI

  • AUTO

    Per raggiungere il Castello Aragonese in auto, immettersi sull’autostrada A3 da Piazza Giuseppe Garibaldi e Via Galileo Ferraris. Proseguire lungo l'A3 e l'A2/E45 fino alla SS 598 di Fondo Valle d'Agri, prendendo l'uscita per Atena Lucana dall'A2/E45. Continuare sulla SS 598 fino a Scanzano Jonico, dove ci si collega alla Strada Statale 106 Jonica (E90/SS106). Proseguire lungo l'E90 per circa 62 chilometri, quindi seguire Via per Massafra fino a Corso Vittorio Emanuele II per raggiungere la destinazione.


  • BUS

    Anche in questo caso dalla stazione di Napoli sono disponibili diverse tratte di autobus operate da Trenitalia e FlixBus. A seconda del pullman scelto, la destinazione finale può variare leggermente, ma tutte conducono al centro di Taranto, e quindi nelle vicinanze del castello.


  • TRENO

    È possibile arrivare al centro di Taranto in treno partendo dalla stazione di Napoli Centrale. Durante il tragitto, il treno farà una sosta alla stazione di Potenza prima di terminare il viaggio sul lato ovest di Piazza della Libertà a Taranto. Da lì, è necessario completare il percorso con una breve tratta in pullman per raggiungere il castello.

Taranto

Il Castello Aragonese di Taranto, noto anche come Castel Sant'Angelo, è situato all'estremità meridionale dell'isola che ospita il borgo antico della città. La sua posizione strategica sfrutta una depressione naturale del banco di roccia, offrendo un punto di controllo privilegiato sul Mar Grande e sul Mar Piccolo. Le origini del castello risalgono al periodo bizantino, intorno al 780 d.C., quando fu edificata una fortificazione denominata "Rocca" per difendere la città dagli attacchi dei Saraceni e della Repubblica di Venezia. Successivamente, durante le dominazioni normanna, sveva e angioina, la struttura subì diverse modifiche e ampliamenti, assumendo le caratteristiche tipiche dei castelli medievali, con torri alte e sottili. Nel XV secolo, con l'avvento delle armi da fuoco, le fortificazioni medievali divennero obsolete. Per questo motivo, tra il 1487 e il 1492, il re di Napoli Ferdinando I d'Aragona commissionò una completa ricostruzione del castello. Il progetto, attribuito all'architetto senese Francesco di Giorgio Martini, prevedeva una struttura più bassa e massiccia, con torrioni circolari adatti a resistere ai colpi dell'artiglieria.

 

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