Taranto
L'arcipelago delle Isole Cheradi, composto dalle isole di San Pietro e San Paolo, ha rivestito storicamente un ruolo militare significativo grazie alla sua posizione strategica che chiude a sud-ovest la rada del Mar Grande di Taranto. La collocazione ha reso le isole un punto chiave per la difesa della città e del suo porto. Nel corso dei secoli, le Cheradi sono state fortificate per proteggere Taranto da incursioni nemiche. Verso la fine del XVIII secolo, durante il periodo napoleonico, sull'Isola di San Paolo fu edificato il Forte de Laclos, dal nome del generale d'artiglieria Pierre Choderlos de Laclos, che vi fu sepolto nel 1803. Con l'Unità d'Italia, le isole passarono sotto il controllo del Regno e furono ulteriormente fortificate. Sull'Isola di San Pietro fu realizzata la Batteria di San Pietro, mentre sull'Isola di San Paolo furono costruite la Batteria Ammiraglio Aubry e la Torre Corazzata Umberto I, progettate tra il 1883 e il 1901 dal tenente del Genio Militare Emilio Marrullier. Queste strutture avevano lo scopo di difendere la base navale di Taranto, che alla fine del XIX secolo divenne un punto cardine delle opere di difesa della Marina Militare Italiana. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le isole ospitarono installazioni militari utilizzate per la difesa della città, alcune delle quali sono ancora presenti, sebbene abbandonate. Oggi, le Isole Cheradi fanno parte del demanio militare; l'Isola di San Paolo è interdetta al pubblico, mentre l'Isola di San Pietro è stata in parte aperta ai visitatori, offrendo una spiaggia estesa raggiungibile dalla città con mezzi dell'Azienda Municipalizzata Trasporti (KYMA Mobilità Idrovie)